L’anfiteatro di Teanum Apulum

L’anfiteatro si sviluppa planimetricamente in quattro settori scanditi da quattro ingressi organizzati specularmente secondo gli assi. Segue uno schema geometrico che si sviluppa su un’ellisse e mostra una irregolarità nella definizione degli assi che scandiscono i quattro accessi all’arena.

Arena

E’ l’area pianeggiante posta al centro dell’anfiteatro coperta di sabbia e della superficie di circa mq. 1.890. Nell’arena si affrontavano schiere di gladiatori ed animali feroci.

Cavea

Gradinate disposte in file concentriche attraversate da corridoi radiali, in legno o in muratura, destinate ad accogliere gli spettatori. Per una superficie di circa mq. 1.400,00, la cavea ospitava tra i 6.000 e 8.000 spettatori.

Prima campagna di scavo

La prima campagna di scavo è stata condotta dall’8 al 24 settembre 2020, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia che ha affidato il lavori alla ditta Nostoi srl.

Lo scavo ha interessato una porzione dell’arena e della cavea dell’Anfiteatro, scanditi dal lungo accesso voltato, accesso secondario, che collegava l’area esterna all’arena.

Seconda campagna di scavo

La seconda campagna di scavo si è svolta dal 26 novembre al 17 dicembre del 2021. Le indagini sono state condotte, su incarico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia, dalla società De Marco srl.

Lo scavo dell’area ha permesso di individuare e di portare parzialmente alla luce un ulteriore accesso, probabilmente la Porta Libitinensis utilizzata per portare fuori dall’arena i gladiatori feriti durante il combattimento. Lungo il muro perimetrale della porta individuata, a ridosso del podio, due aperture conducevano ad una stanza voltata utilizzata, forse, come ricovero delle armi impiegate nel combattimento.